L'austria e la vittoria dei verdi
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- Opinioni diverse sulle elezioni in Austria
Austria, la modernità dei Verdi argine alla destra estrema di Paolo Valentino Nel cuore dell’Europa, contro le derive xenofobe sta crescendo il partito ambientalista.
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Nei palazzoni di Karl Marx dove il populismo seduce gli operai di Danilo Taino, inviato da Vienna Anche Il quartiere simbolo della sinistra e del proletariato vota per gli xenofobi. Palloncinini blu dell’Fpö davanti al complesso di alloggi popolari degli anni Venti.
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La destra austriaca (quasi) nella storia di Antonio Rapisarda Nel ballottaggio per la presidenza il nazionalista Hofer appena avanti ai Verdi Oggi lo spoglio dei voti per posta. Ma per i sovranisti europei è già un trionfo.
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Presidenziali in Austria: vince al fotofinish il verde Van der Bellen di Vittorio Da Rold verde Alexander Van der Bellen ha vinto per un soffio il ballottaggio delle elezioni presidenziali in Austria riuscendo a recuperare uno svantaggio considerevole.
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Stimmenstarkste Kandidaten pro Bundesland di Marco Tarchi In Austria ha vinto in extremis e per una manciata di voti il candidato verde Van der Bellen. Circa la metà della popolazione ha votato per l’esponente della destra xenofoba, Hofer. «È una reazione a una certa retorica europeista, una risposta trasversale all’incapacità di risolvere i problemi degli strati sociali più deboli», spiega Marco Tarchi, politologo dell’Università di Firenze, esperto di populismi e di movimenti di destra.
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Cosa è il populismo? E' un pericolo per la democrazia? di Pietro Yates Moretti Il termine "populista" viene utilizzato frequentemente nel discorso politico a seguito del proliferare di movimenti e partiti cosiddetti anti-sistema che durante la crisi economica iniziata nel 2008 sono cresciuti e in molti Paesi sono o stanno per divenire maggioranza.
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- Ma è un problema della democrazia
Come governare le sfide del populismo di Fernando Liuzzi Renzi, Grillo, Salvini: quando parliamo dei protagonisti della vita politica italiana, lo facciamo, spesso, reagendo all’ultima dichiarazione rilasciata o per commentare la prossima mossa annunciata dall’uno o dall’altro. E ciò sia che si tratti di una conversazione con parenti e amici, o di due chiacchiere fatte al bar con qualche collega, o perfino di un articolo scritto per giornali cartacei o online. Perché per i contemporanei di una qualsiasi serie di accadimenti, la cosa più difficile è prendere le distanze dai fatti in cui si è immersi quotidianamente, per tentare di capire a quale fase storica tali fatti appartengano.
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Elezioni Austria, così la paura avvelena l'Europa di Giorgio Caccamo Il politologo Mény: "Il populismo è un terremoto".
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Democrazie di facciata di Jurgen Habermas Per il filosofo tedesco i processi decisionali sono stati svuotati dal prevalere dei meccanismi di mercato.
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