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Convegno Terni 3 dicembre 2011 PDF Stampa E-mail

 

STRAORDINARIA PARTECIPAZIONE A TERNI PER RICORDARE FILIPPO MICHELI

 

di Adriano Marinensi

Il grande salone dell’Hotel Michelangelo di Terni non è stato sufficiente per accogliere i partecipanti al Convegno organizzato dal Centro studi Vanoni in occasione del centenario della nascita di Filippo Micheli. Era presente una nutrita rappresentanza di cittadini delle tre province (Perugia, Terni Rieti) che, all’epoca di Micheli, (di Malfatti, di Radi, di Spitella, di De Poi, di Ciliberti, di Paciullo) formavano il Collegio elettorale per la Camera dei Deputati. Numerosi anche i rappresentanti delle Istituzioni, tra i quali la Senatrice Ada Urbani Spadoni, il Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria Eros Brega, il Presidente dell’Amministrazione provinciale di Terni Feliciano Polli, il Consigliere Enrico Melasecche, l’ex Presidente della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre, insieme ad ex Amministratori della Regione (Carnieri, Liviantoni, Provantini) e Consiglieri delle passate legislature (Antonietti, Fronduri, Sbrenna).
Del tema scelto per il Convegno (“C’era una volta la D C ...”) hanno parlato Rosa Russo Iervolino, Franco Marini e Giuseppe Pisanu, al termine della puntuale introduzione di Renata Natili Micheli. Tutti sono stati concordi nel rivendicare con fermezza i meriti del Partito di De Gasperi : l’impegno, anche combattente, nella riconquista della libertà, la spinta determinante alla ricostruzione materiale, morale e politica del Paese, la difesa della democrazia, il “miracolo economico”, il consolidamento delle Istituzioni, la coerenza, in politica, con i principi della dottrina cristiana. Ed anche l’azione decisiva per la fondazione della Comunità Europea. Non sarà possibile – affermazione unanime – rifare la Democrazia Cristiana, seppure quella esperienza abbia avuto effetti determinanti nella crescita culturale e civile, l’adesione  di un gran numero di italiani, il riconoscimento internazionale della sua natura democratica. Non si potrà rifare la D C, però, in questo momento difficile, appare indispensabile il contributo dei cattolici perché i grandi problemi del Paese vengano risolti con spirito di servizio verso la collettività, mettendo in campo la forza degli ideali che di quel Partito furono il fondamento.  Al fine di realizzare una riconciliazione generale all’insegna di un ritrovato senso dello Stato solidale e non ripetere l’esperienza negativa del “bipolarismo rissoso” del recente periodo. I vecchi termini di destra e sinistra – è stato detto - usati per classificare in categorie la politica italiana, sono ormai “parole morte”. La straordinarietà della crisi necessita del contributo di tutti ed in particolare dei cattolici democratici. E, a tal proposito, è stato portato ad esempio Filippo Micheli, quando si fece promotore, per il rilancio dell’economia umbra depressa, di un Piano regionale di sviluppo, chiamando a far parte del Comitato i rappresentanti di tutte le forze politiche democratiche. Dell’impegno di Filippo Micheli nel sostenere e difendere gli interessi delle popolazioni dell’Umbria e della Sabina, si trova ampia testimonianza nel libro scritto da Aristide Radicchi ( “Ciò che rimane. Frammenti di storia nella memoria”. Edizioni Thyrus.  Pagine 600), libro che è stato presentato al termine del Convegno e sarà possibile richiedere al Centro studi Vanoni, in Via Giovannini 30, a Terni.

 

 

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