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Newsletter - luglio 2011

Quale futuro per i cattolici in politica?

 

Editoriale:


L'inquietudine del mondo cattolico di Ernesto Galli della Loggia
Nel disfacimento politico in atto era inevitabile che acquistasse spazio l'ipotesi della ricostituzione di un polo politico cattolico grande abbastanza (e quindi tendenzialmente unitario?) da svolgere un ruolo di rilievo. Inevitabile perché la storia non è acqua, e se i cattolici - e la Chiesa - non furono certo tra i soci fondatori del Regno d'Italia, invece lo sono stati senz'altro della Repubblica italiana. Insieme ai comunisti, com'è noto.


Link:


Un Manifesto per i cattolici in politica di Andrea Tornielli
Sette associazioni del mondo del lavoro hanno presentato un appello chiedendo un ricambio della classe dirigente italiana e maggiore spazio alle realtà vive della società.


Politica, nei cattolici un giacimento di futuro. Intervista di Marco Tarquinio a Lorenzo Ornaghi
Rettore Ornaghi, molto induce a credere che siamo all’alba di una fase nuova nella nostra vicenda democratica. La politica si mostra, ed è percepita, “distinta e distante” dal Paese reale e l’opinione pubblica non appare più disposta ad accettarlo: la primavera elettoral–referendaria – percorsa in lungo e in largo dalla “macchina delle sberle” – ha lasciato segni indelebili.


“L’impegno e la politica «alta» unico rimedio per fermare l’agonia” di Giuseppe de Rita
L’ agonia crea patologie. Sembra una frase ad effetto, in contraddizione con l’idea che sono le malattie a far scoccare la fase terminale. Ed invece è una frase che spiega bene quel che sta avvenendo in questi mesi.


Ma è proprio vero che i cittadini non amano la politica? di Alfio Mastropaolo
I risultati in termini di partecipazione ottenuti dalle recenti consultazioni elettorali contraddicono l’idea che i cittadini “odino” la politica, e sembrano dimostrare che l’astensionismo non è un fenomeno cronico nelle nostre società. Forse l’impegno e l’interesse dei cittadini si sono semplicemente spostati verso altre forme di partecipazione. O forse, più che a un’avversione generalizzata verso la politica, siamo di fronte a molte diverse ragioni di insofferenza, a esigenze e bisogni rispetto ai quali le classi dirigenti si dimostrano insensibili. E se fosse la politica a odiare i cittadini e non i cittadini a odiare la politica?


ACLI: Manifesto per la buona politica e per il bene comune

testo del manifesto


Cattolici e Politica di Giuseppe Parisi
Mi chiedo se oggi i cattolici si sentano realmente rappresentati da tutte quelle anime presenti in percentuali diverse un po’ in tutti gli schieramenti politici, in maniera trasversale.


Fede e politica. ora i cattolici devono uscire da sacrestie di Antonio Socci
Alcune realtà del mondo cattolico sottolineano festosamente il “risveglio” dell’impegno per il  bene comune. Ma un volantino di Comunione e liberazione invita saggiamente  «ad essere meno ingenui sul potere salvifico della politica».


Cattolici e politica: una prospettiva di Stefano Spinelli
Una reazione.

 

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